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A Enna votazioni in collaborazione con “Spendiamoli Insieme”

Dal 2016 il Comune di Enna attiva ogni anno il processo di democrazia partecipata previsto dalla legge regionale siciliana ed è riuscita quasi sempre a spendere i fondi dedicati. È una delle “capitali” siciliane virtuose. Da qui la collaborazione della Città con il progetto “Spendiamoli Insieme” dell’associazione Parliament Watch Italia. Collaborazione che ha un primo

Comuni virtuosi e non nell’Ennese

Tre, oltre all’ex capoluogo, i Comuni “virtuosi” dell’Ennese nel campo della democrazia partecipata. Almeno sei quelli che stanno sull’altro piatto della bilancia. In mezzo, tutti quelli che manifestano negli anni diversi gradi di efficacia e rispetto della norma. I Comuni in grigio Nella lavagna virtuale di Spendiamoli Insieme è una questione, oltre che di dati,

I documenti pubblicati dal I al 15 ottobre

Passo dopo passo, atto dopo atto, si va arricchendo il disegno della democrazia partecipata siciliana anno 2022. Nella prima metà di ottobre i ricercatori di Spendiamoli Insieme hanno rintracciato e pubblicato diversi AVVISI, che sono gli atti con cui i Comuni chiamano i cittadini a presentare proposte. Nel Libero Consorzio di Agrigento si tratta di

Agrigento, fondi persi e modifiche “arenate”

Piccola storia triste di democrazia partecipata. È quella di Agrigento, “capitale” del Libero Consorzio omonimo, popolazione di 57592 abitanti. Nel 2016, la democrazia partecipata di Agrigento si concluse con 39.700,04 € appostati per “sostegno alla povertà”. Quell’anno le risorse disponibili erano di 55.943,88 € e la città dovette restituire alla Regione 16.243,84 €. L’anno successivo,

Comuni che “gettano il cuore oltre l’ostacolo”

Nell’ambito della democrazia partecipata siciliana qualche Comune che getta il cuore oltre l’ostacolo c’è. Basta guardare i regolamenti adottati per scoprire che – assieme ad una marea di atti che si assomigliano moltissimo – si trovano anche “carte” che provano a illuminare le norme di legge con una visione propria. Lo fa certamente Gibellina (3918

Democrazia partecipata da record nel 2020. Ma per il 2021 e il 2022 sono a rischio due milioni e mezzo di euro

I dati ufficiali sulla democrazia partecipata, emessi dall’Assessorato regionale alle Autonomie Locali, arrivano con due e tre anni di ritardo. Due anni di ritardo rispetto al dato delle risorse disponibili per ciascun Comune. Tre anni di ritardo rispetto al dato delle somme effettivamente spese (e delle sanzioni comminate ai Comuni che non hanno applicato la

Dai regolamenti agli esiti: i Comuni che si sono “svegliati” nel 2022

A oltre sette anni dalla legge che ha dato il via alla democrazia partecipata siciliana, ci sono Comuni che, magari dopo aver entusiasticamente attivato le procedure all’indomani della normativa, sono rimasti fermi anno dopo anno e si sono attivati soltanto nel 2022. È successo per esempio a Bolognetta (4061 abitanti, Area Metropolitana di Palermo) che

I documenti pubblicati dal 16 al 30 settembre

Ed eccoci con la rassegna delle novità rintracciate e pubblicate dai ricercatori di Spendiamoli Insieme nella seconda metà di settembre. Negli ultimi quindici giorni hanno pubblicato avvisi, gli atti con cui si chiamano i cittadini alla partecipazione, i Comuni di Geraci Siculo (fondi per 10.051,76 euro, scadenza per la presentazione delle proposte fissata per le

I documenti pubblicati dal I al 15 settembre

Nuove informazioni e nuovi atti sono stati rintracciati e pubblicati dai ricercatori di “Spendiamoli Insieme” nella prima metà di settembre. Si tratta di 11 avvisi (la prima chiamata delle amministrazioni comunali alle proprie cittadinanze affinché presentino le proprie proposte), 5 secondi avvisi (gli atti con cui si dà conto delle verifiche tecniche di ammissibilità e

A Partinico associazioni unite per l’attuazione della democrazia partecipata

Chiedono che la legge sia finalmente attuata, per potere utilizzare i fondi che rende disponibili ma soprattutto per il valore dell’esperienza di partecipazione. A Partinico, cittadina di 30917 abitanti dell’Area Metropolitana di Palermo, la storia della democrazia partecipata è una storia di segno negativo. I soldi risultano mai spesi, i processi mai avviati, il regolamento