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L’analisi sui Comuni sanzionati per i processi di partecipazione 2021

Come ogni anno, “Spendiamoli Insieme” prova a vederci chiaro sulla sanzioni comminate qualche giorno fa dalla Regione Siciliana a 183 Comuni che non avrebbero speso, in tutto o in parte, i fondi della democrazia partecipata 2021. E lo fa confrontando i dati diffusi dalla Regione con il decreto  37 dell’8 marzo 2024 – che attestano

Sanzionati 183 Comuni Siciliani per il 2021, dovrebbero restituire alla Regione quasi 2 milioni di euro. Ma i dati sono imprecisi

La Regione Siciliana, con decreto n. 37 dell’8 marzo 2024, ha pubblicato la tabella con le sanzioni da applicare ai Comuni per mancata o parziale attivazione dei processi di democrazia partecipata nel 2021. La legge regionale siciliana sulla democrazia partecipata impone infatti a tutti i Comuni di spendere almeno il 2% dei fondi che ricevono

Cosa scelgono i Siciliani? Nel 2023 finanziati soprattutto eventi (ma non si potrebbe), riqualificazione urbana, sociale e sicurezza

La parola d’ordine è varietà, con alcune tendenze prevalenti e qualche scelta a dir poco eccentrica. Sui temi dei progetti sostenuti dai fondi 2023 della democrazia partecipata, i Siciliani e le amministrazioni locali si sono sbizzarriti. Vanno forte, innanzitutto, i progetti di riqualificazione e rigenerazione urbana, intesa nel senso più ampio del termine: dal pozzo

Siracusa, dal 4 al 18 marzo la votazione della democrazia partecipata 2023. 13 proposte ammesse al voto, 60.200 euro in totale a disposizione

Dal 4 al 18 marzo si svolgerà la fase di votazione del processo di democrazia partecipata 2023 del Comune di Siracusa. A disposizione un totale di 60.200 euro. Sono 13 le proposte ammesse al voto. Potranno votare tutte le persone residenti a Siracusa che abbiano compiuto 16 anni. La votazione si svolge online, sulla piattaforma

Nel 2023 circa la metà dei Comuni finanzia un singolo progetto, gli altri da 2 fino a… 22. I casi negativi di Calascibetta e Bronte, quelli positivi di Pantelleria e Villafranca Tirrena

Continuano gli approfondimenti di “Spendiamoli Insieme” sulle proposte civiche per cui i Comuni hanno già impegnato i finanziamenti della democrazia partecipata 2023. Nella metà dei casi, le 258 città siciliane che hanno già assegnato i fondi scelgono di sostenere un singolo progetto. La restante metà dei Comuni ne finanzia da 2 ad un massimo di

I Comuni “velocisti” del 2024, ma non sempre è un buon segnale

Se da un lato ci sono i Comuni che non hanno ancora concluso i processi di democrazia partecipata dell’anno scorso, dall’altro lato ci sono i Comuni che hanno già avviato il processo per l’anno in corso nonostante si sia ancora a febbraio. Ci sono già, insomma, i “velocisti” del 2024. Tuttavia «un iter partecipativo corretto

I Comuni “ritardari” nel 2023, con processi avviati ma mai conclusi

Per i ricercatori di “Spendiamoli Insieme” nell’ambito della democrazia partecipata sono oltre 50 i Comuni che nel 2023 hanno attivato il processo ma che non lo hanno portato a conclusione. Si tratta di indicazioni ricavate fino al 23 febbraio grazie all’attività di monitoraggio civico realizzata dal team. «Ricordiamo però che i dati che pubblichiamo derivano

“Scriviamola Insieme”, numeri, storie e curiosità “dentro” la raccolta firme

In attesa dell’audizione alla Commissione Affari Istituzionali dell’Assemblea Regionale Siciliana, resta ancora aperta “Scriviamola Insieme“, la raccolta firme per rafforzare la legge siciliana sulla democrazia partecipata. La petizione è stata lanciata nel dicembre scorso da Parliament Watch Italia, associazione promotrice di “Spendiamoli Insieme”, progetto che dal 2021, grazie al sostegno di Fondazione con il SUD, raccoglie

“Scriviamola Insieme”, richiesta l’audizione per consegnare le firme raccolte

Continua la mobilitazione della società civile promossa da Spendiamoli Insieme – Parliament Watch Italia per migliorare la legge siciliana sulla democrazia partecipata. Come annunciato al momento del lancio della raccolta firme “Scriviamola Insieme“, abbiamo richiesto un’audizione alla Commissione Affari Istituzionali dell’Assemblea Regionale Siciliana per consegnare le tante firme raccolte (oltre 2 mila al momento della