Torregrotta, parla il sindaco: “Democrazia partecipata strategica per ripristinare la fiducia nella politica”

Torregrotta, parla il sindaco: “Democrazia partecipata strategica per ripristinare la fiducia nella politica”

“La democrazia partecipata è uno strumento di coinvolgimento e di democrazia vero e proprio, metterla in atto costantemente e per tempo è un segnale di attenzione e di sensibilità nei confronti della res publica. Lo facciamo da sempre, lo abbiamo fatto quest’anno e lo faremo il prossimo, proprio perché crediamo in questo strumento e in questo tema strategico per ripristinare la fiducia tra cittadini e politica”.

Non nasconde la soddisfazione Antonino Caselli, sindaco di Torregrotta, uno dei pochissimi Comuni siciliani che si distingue per aver avviato sempre non solo in tempo, addirittura in anticipo sul nuovo anno, l’iter per spendere con il coinvolgimento dei cittadini i fondi previsti dalla legge regionale. Soddisfazione mista a consapevolezza e a una giusta dose di autocritica per chi, al quarto mandato da primo cittadino, conosce il territorio, i suoi pregi e i suoi difetti. Tra gli altri, la risposta timida dei cittadini alla chiamata alla partecipazione. Già, perché nonostante la velocità con cui l’ente avvia ogni anno il processo di democrazia partecipata, la risposta popolare si assesta immancabilmente su una/due proposte civiche.

“C’è da sperare che ci sia una cassa di risonanza maggiore per dare più visibilità all’iniziativa ma certamente – aggiunge – c’è anche da fare un’analisi, non semplice ma doverosa, per chiedersi cos’è che andrebbe migliorato. In primis è un bene che la cittadinanza venga coinvolta comunque, sia pur con poco riscontro, poi il buon politico deve fare anche un po’ di autocritica: la gente è apatica e indifferente perché ha perso fiducia. Dobbiamo essere bravi ad attirare l’attenzione dei cittadini, a ripristinare il rapporto di fiducia tra la politica e la gente. Soltanto vedendo che pian piano le attese non vengono tradite e i progetti si portano a termine, i cittadini potranno riacquistare nuova consapevolezza. Ma è un processo che richiede i suoi tempi”.

Intanto il Comune messinese è stato inserito dalla Regione tra i virtuosi della partecipazione 2019 e riceverà un bonus di 4.092 euro di fondi aggiuntivi. “È un segnale che siamo sulla strada giusta e che dobbiamo insistere. In quattro mandati da primo cittadino – conclude – ne ho viste tante e posso dire che quando non c’è l’applicazione esasperata del Manuale Cencelli ma una formazione politica snella e coesa, dove l’elemento fondamentale è la fiducia, i risultati arrivano. Mi confronterò con la Giunta per definire come utilizzare questo bonus, anche se essendo un premio per l’applicazione della legge sulla democrazia partecipata, mi sembra doveroso dedicarlo a migliorare ulteriormente i processi di coinvolgimento, informazione e sensibilizzazione della cittadinanza su questo tema. La democrazia partecipata, oltre che praticata dalle amministrazioni, deve essere più conosciuta dai cittadini come effettivo strumento per far sentire la propria voce”.

 

Foto: Torregrotta panorama, Alphacentauri2007, via Wikicommons.